martedì 28 dicembre 2010

I figli tondi

La neve se ne è finalmente andata ma fa molto freddo adesso, il cantiere è stato riparato ma lavorare in queste condizioni non è facile. 
Dopo la madre "tonda" non potevano mancare i primi figli "tondi", sono appena nati ma sono carini non è vero? Sono sei per adesso, cinque di 50 cm e uno di 65 cm. Alla fine saranno circa 60.
Verso prua lo scafo risulta più dritto quindi possono essere tendenzialmente più larghi e verso poppa tendenzialmente più stretti. Noi abbiamo cercato di recuperare anche gli scarti fino ad ora realizzati e quindi ci sono lastre di 65, alcune di 75, altre di 35, 40, 42, ecc. La misura giusta (anche secondo dix) è 50cm, infatti dopo aver recuperato gli scarti abbiamo tagliato le lamiere integre a strisce di larghezza 50 cm, per 150 cm. L'altezza massima è minore di 150 cm, di conseguenza abbiamo deciso di non impazzire facendo il nesting per l'ottimizzazione dell'alluminio. Le lastre in nostro possesso sono di 3000mm x 1500mm.
L'istallazione è noiosissima ma non difficile, su internet abbiamo visto utilizzare marchingegni stranissimi creati ad-hoc per far combaciare le lamiere, a noi questo per ora non sembra necessario. Le prime 6 lamiere curve tornano perfettamente, naturalmente bisogna usare qualche trucco, a volte un asse di legno per schiacciare un angolo, a volte un tubo per spingere, a volte saldare un pezzo sulle lamiere per fare leva ma niente di tecnologico. Occorrono 3 persone, una dentro a prendere le misure e ad appuntare,  un'altra sul tetto per posizionare le lamiere e controllare la parte alta e un'altra a tagliare e posizionare. Ogni lamiera è diversa da tutte le altre e quindi un metodo che vada bene per tutte non c'è.


Mediamente occorrono circa 65 minuti a pezzo,  60 ore totali.
Dicembre è passato e non abbiamo fatto molto, colpa di: condizioni avverse, lavoro, neve, feste e mali di stagione.
Cercheremo di recuperare ma 60 ore sono tante e i tempi slitteranno sensibilmente.

Per ora ALEMAR  fa gli auguri per il nuovo anno a tutti gli amici.

sabato 18 dicembre 2010

Buon Natale

Ci siamo fermati un attimo per problemi di lavoro e per il freddo intenso. Come se non bastasse è arrivata la nevicata più importante degli ultimi 50 anni. La nostra barca è sotto 30 cm di neve e il cantiere nuovamente da restaurare.

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Dal primo settembre è stato il periodo più piovoso degli ultimi 100 anni, ci sono state tormente di pioggia e vento come mai viste e nevicate straordinarie. Non porteremo mica sfiga noi?
Ora dobbiamo aspettare che la neve se ne vada e poi leccarsi le ferite.
Non ci fermero state tranquilli.




Per ora vi auguriamo Buone Feste e Buon Natale.




mercoledì 8 dicembre 2010

Radiused Mother



Da qualche parte bisognava pur cominciare e noi lo abbiamo fatto.
Abbiamo fissato la prima lastra curva all'ordinata numero 6, da li andremo verso prua e verso poppa con lastre di diverse dimensioni. Ci siamo costruiti 4 morseti giganti per stringere anche al centro le lastre larghe 500mm per farle aderire meglio alle ordinate o alle serrette. Ci saranno utilissimi.
Essendo lastre piane in orizzontale e curve in verticale toccheranno lo scafo curvo solo in un punto (quello di tangeza), il giochino sta nel cercare il giusto equilibrio con le lastre contigue in modo che non ci siano spigoli o scalini. Tutto ciò sarà noioso ma fattibile. Se lo fanno gli altri lo possiamo fare anche noi e meglio, questo è il nostro motto.

sabato 4 dicembre 2010

Esercizi mentali.

Finito di sistemare la prua, abbiamo iniziato la fase successiva, forse una delle più difficili, il posizionamento delle lamiere curve. Abbiamo alla fine dopo una decina di minuti di discussioni, deciso di divertirci e di chiuderlo. A fine giornata ci siamo resi conto che il lavoro fatto, anche se di effetto, poteva essere evitato,ma, non avremmo potuto fare le foto per il blog e vedere lo scafo è stato comunque molto bello ed emozionante.
La giornata è stata importante, un esercizio mentale, uno stimolo per i nostri cervelli piccoli e ormai rinsecchiti. Pensare tutto il giorno ad un problema e affrontarlo simulando i problemi è stato illuminante. Solo alla fine abbiamo capito.  A fine giornata è avanzato anche qualche minuto per tagliare alcune lamiere per curvarle. Installare e appuntare le rad ius chine sarà un battaglia, ma il piano di attacco lo abbiamo già.

venerdì 3 dicembre 2010

Occhi rossi

Continua a diluviare ma noi non molliamo. I turni notturni (18:00-23:00) sono stati proficui, la manovalanza specializzata si accontenta di mangiare e bere e lavora sodo, abbiamo finito di appuntare le parti dritte del rivestimento dello scafo. Il menù si basa su vino rosso e grappa, rosticciana, bistecchine di maiale e salsicce, castagne bruciate, fagioli e ceci, nutella, castagnaccio e mille foglie. Offre Alemar45, abbiamo fatto un po' di conti e pensiamo di spendere più di carne che di alluminio.
Occhi rossi da vino, sonno, fumo di salsicce e saldatrice.
La prua dopo la rettifica casca a pennello, sembra essere stata sempre li, sembra che l'allumionio che la forma si sia fatto fondere volentieri perché già sapeva.
Tutte le serrette, senza nessuno sforzo, combaciano perfettamente allo scafo in tutti i punti per tutta la sua lunghezza. Un risultato insperato. Siamo molto contenti, ci sentiamo quasi bravi anche se, come dicono giustamente Mario e Max (dix38), i problemi veri devono ancora venire. Ma perché essere tristi prima, per ora ci godiamo il successo e a vele spiegate andiamo avanti.





Sabato inizieremo a fare le dime e il taglio delle lamiere che saranno poi in seguito curvate con raggio 1000 mm. Sarebbe bello vedere lo scafo chiuso e appuntato prima di Natale. Nella serata, verso le 22:00, è passato a trovarci anche il "babbo" della prua, Stefano, era visibilmente commosso ed emozionato, sembrava il papà che accompagna la figlia all'altare, ha controllato la nuova casa nella quale andrà ad abitare la sua bambina e ha dato dei consigli al "marito".

giovedì 25 novembre 2010

The Bow

Ecco la prua appena sfornata dai nostri amici lumaconi, domani la posizioneremo per vedere se sarà lei "The bow" o se ricominciare da capo. Noi siamo fiduciosi.
Da una lamiera abbiamo ricavato la conicità con una piegatrice idraulica, 12 mm alla base, 70 alla punta.

lunedì 22 novembre 2010

Come saldare lo scafo.

Durante la visita di Dix, abbiamo avuto modo di parlare approfonditamente del miglior metodo di saldatura dello scafo perchè questo argomento ci preoccupava molto e abbiamo capito che non esiste un metodo unico migliore dell'altro, ciò dipende dalla tecnica, dalla bravura, dalle saldatrici utilizzate, ecc. Dix però ci ha spiegato quale, secondo lui, è quello migliore.
Prima di tutto è consigliabile iniziare la saldatura dall’esterno e non dall’interno  perché le lamiere tendono ad andare dalla parte opposta, cito testualmente “le buche si possono riempire, i dossi non si possono eliminare”, ha inoltre aggiunto che Inevitabilmente ci saranno  “tiraggi delle lamiere”, quindi per limitare i “danni” questo è il metodo.

1)      Appuntare lo scheletro (serrette/ordinate)
2)      Appuntare le lamiere dello scafo tra di loro
3)      Saldare dall’esterno i “T” (dove le lamiere si incontrano) con cordoni max 10cm.
4)      Saldare le serrette alle ordiate in maniera definitiva
5)      Saldare lo scafo dall’esterno con: saldature non più lunghe di 10cm, saldare in modo speculare lo scafo (10 cm a dritta e 10 a sinistra, poppa prua, tornare a prua, su e giù, tornare a poppa, ecc), le parti di saldatura mancanti devono essere divise a metà e ricominciare il giro, poi ancora a metà e ricominciare il giro fino a quando tutto lo scafo non sarà completamente saldato.
6)      Saldare lo scafo dall’interno seguendo lo stesso principio
7)      Saldare le serrette allo scafo 10 cm sotto la serretta e 10 cm sopra, sempre in modo speculare.
8)      Saldare le ordinate allo scafo con il solito metodo.

domenica 21 novembre 2010

Inizia la vestizione

Piove governo ladro.
Un diluvio tira l'altro e noi stiamo a guardare, con tutta questa pioggia purtroppo abbiamo rallentato, il tendone tiene quando è chiuso, ma quando è aperto si creano degli avvallamenti inevitabili che, se diluvia, si riempiono velocemente e siamo costretti di continuo svuotarli.
In settimana, con fatica, abbiamo rimosso le saldature venute male, per colpa della saldatrice, dalle flange e le abbiamo rifatte. Ieri, abbiamo iniziato  finalmente lo scafo, tagliare le lastre è semplice e veloce e usiamo dei cartoni per fare le dime.

La parte sopra dello scafo rovesciato è già finito e il lato inferiore è a buon punto. Dopo varie simulazioni abbiamo deciso di fare per prima le parti dritte e poi le parti curve. In settimana inizieremo ad appuntare le lamiere già tagliate in attesa che ci venga consegnata la prua. 
Ci siamo accorti che se le lamiere sono perfettamente in contatto tra loro la saldatura riesce più veloce e sicura, leggendo qua e la su alcuni forum ci siamo accorti che vengono usate tecniche diverse, alcuni lasciano circa un millimetro tra le lastre forse per non essere costretti a fare il "cianfrino" (smussatura degli angoli vivi delle lamiere), noi usiamo il cianfrino a doppio V o X(in inglese) che permette alla saldatura di penetrare a fondo. Provando con il millimetro o due di intercapedine tra le lamiere, è molto facile fondere i bordi. Naturalmente fare in modo che lamiere di 3 metri coincidano perfettamente non sarà facile, perderemo del tempo che siamo però sicuri di recuperare quando salderemo.  

giovedì 11 novembre 2010

Certificazione

Uno dei nostri incubi è stato fino a questa settimana capire come ottenere la certificazione CE. Ci siamo rivolti fin da subito al RINA,  ma dopo decine di mail, telefonate e solleciti ci siamo accorti che l'ufficio delle certificazioni al quale ci siamo rivolti è carissimo e poco efficiente. Indagando su internet abbiamo trovato un altra azienda che per 1/3 dell'importo fa le stesse cose, si sono immediatamente dimostrati molto onesti e ci hanno spiegato come funziona. In pratica la certificazione è necessaria solo se fosse nostra intenzione  vendere l'imbarcazione in Italia nei primi 5 anni dopo il varo, questo gli altri non ce lo avevano detto. Per gli auto costruttori esistono regole diverse. E' comunque possibile ottenere il marchio CE anche post costruzione, dopo una visita di queste aziende abilitate (non solo il RINA) prima del varo e subito dopo per il controllo della stablità.
Abbiamo deciso che ripenseremo al da farsi solo alla fine o in prossimità di essa.  Sicuramente non ci rivolgeremo al RINA. C'è caso che non faremo un bel niente risparmiando un sacco di soldi.

Motore

Questa settimana abbiamo trascurato la nostra mimma dedicandoci agli indispensabili lavori di contorno. Abbiamo trovato un motore usato Yanmar 72Hp in eccellenti condizioni (sabato andiamo a prenderlo) che ci ha permesso di risparmiare una montagna di soldi.
Inoltre siamo andati nell'officina meccanica dei nostri amici a realizzare un prototipo della prua, la realizzeremo piegando la lamiera in forma conica. Sara bella e resistente.
Infine, abbiamo preso le misure per il primo taglio delle lamiere dello scafo (partiremo dalla poppa).


Wauuuu

Ecco Dix, è stato un onore poterlo avere tutto per noi per 3 giorni. Il lavoro fatto fino ad oggi va bene, dobbiamo rifare alcune saldature sulle flange appena messe (abbiamo avuto un problema alla saldatrice che il tecnico risolverà spero domani) che sapevamo sbagliate e correggere di qualche centimetro la ruota di prua troppo alta (ce ne saremmo accorti da soli al momento dell'istallazione delle placche), per il resto tutto "ok".
Dix è simpatico, indipendente, educato e molto disponibile. Ci ha spiegato l'ordine preciso delle saldature (anche se a noi ci è sembrato troppo laborioso e lungo) e molte altre cose. Interessantissima la discussione,in inglese, sui piani velici da lui forniti, sembravamo delle scimmie, stralli, paterazzi, volanti, venti, andature, mani di terzaroli, ecc.
Serfista appassionato (parlerebbe solo di questo), amante del pesce, del colore giallo e di cani. Mentre eravamo sul Ponte Vecchio e ammiravamo gli Uffizi, dopo aver finito un racconto sul corridoio Vasariano, Palazzo Pitti e i Medici sapete quale è stata la sua prima esclamazione? That's a dragon Boat (indicando una schifosissima canoa semi allagataa in riva all'Arno).
Thank you Dix. We hope to see you again.

domenica 7 novembre 2010

Dix in Florence

Dimenticavo, domani Dix verrà a Firenze e sarà da noi ospitato per qualche giorno. E' la sua prima visita Fiorentina, lo porteremo un po' a giro e sicuramente anche a vedere il lavoro fino a qui fatto. Siamo emozionati, noi siamo sicuri di aver lavorato bene ma .... se martedì il blog sarà ancora aperto vuol dire che abbiamo superato l'esame altrimenti si chiude la baracca e chameremo "i rottamaio".

Flange e supportini


In settimana abbiamo saldato dei supportini all'estremità delle ordinate che probabilmente ci aiuteranno nell'istallazione delle lamiere falchetta. La misura è di 7 cm (telaio del deck, lamiera, teck).
Abbiamo poi tagliato e piegato con la calandra le flange e infine saldate alla frame 5, 6, 7 e 8. La saldatura è stata difficoltosa perché la posizione era scomoda e l'inclinazione cambiava ogni 10cm costringendoci in continuazione a cambiare le regolazioni di potenza e filo. Un vero incubo. Le saldature sono solide sicuramente ma non bellissime. Alla fine non si vedranno quindi non siamo stati poi a sottilizzare.
Fabio ha lavorato un po' al timone ed è passato a verificare con noi alcune cosini, adesso torna tutto. Su questa base "svilupperà" il seguito, non abbiamo capito benissimo cosa sia questo "sviluppo", ma noi abbiamo fatto finta di si.Vedremo.
Graditissima sorpresa è stata la visita dell'Ing. Eugenio, velista espertissimo e soprattutto amante vero e maniaco dei particolari. Ci ha dato utili consigli ed ha apprezzato il lavoro fino a qui fatto. Ha gradito il disegno chiamandola "barca vera", il timone semicompensato, la linea d'asse per il motore e il bulbo lungo e basso. Siamo stati a parlare di tutto per un ora circa, dalle barche, alle moto. Combinazione ha voluto che Fabio l'architetto avesse conosciuto in un evento mondano Eugenio e hanno iniziato a parlare di personaggi fiorentini famosi. Io e Alessio (gli operai), siamo stati estraniati dall'Ing e l'Arc, i fale e i prog in questi discorsi non sono ammessi (che invidia).
Rimasti soli, i poveri operai hanno ricominciato a lavorare e  hanno realizzato i cartoni per il taglio delle lamiere.
Ancora un grazie a Fabio per il lavoro "gratuito" sul timone e ad Eugenio per la visita. 

martedì 2 novembre 2010

Donne, è arrivato l'alluminio

In perfetto orario è arrivata la consegna dell'alluminio che ci permetterà di mettere le flange all'ordinate e di rivestire lo scafo.

Tutti al timone.



In attesa della consegna delle lastre per iniziare lo scafo, sabato, ci siamo divertiti un po'. A luglio avevamo avuto delle grosse difficoltà nell'interpretazione dei disegni del timone. Riportati su CAD, alcune parti non corrispondevano con il disegno. Abbiamo chiesto consulenze varie ma nessuno ci ha dato la conferma assoluta che quello che stavamo facendo fosse giusto, abbiamo quindi con un piccolo inganno chiesto un aiutino al nostro amico Fabio (architetto geniale espertissimo nel CAD 2D e 3D). Fabio pensava di risolvere il problema in 2 minuti, noi sapevamo che 2 minuti non sarebbero bastati perché i disegni di Dix del timone semicompensato sono alquanto ermetici. In pratica ha rinunciato al sugo di carne che aveva preparato e che sperava di mangiare a pranzo. In effetti Dix è stato alquanto avaro con le quote del disegno, dopo 8 ore di lavoro, un piatto di pasta e un castagnaccio, siamo arrivati alla conclusione che alla prima occasione tireremo le orecchie a Dix.
Le quote ci sono tutte alla fine, ma che fatica. Fabio si è portato il lavoro a casa e ha promesso di studiarci da solo. Per ora non c'è fretta. Nel frattempo, con le prove di CAD che avevamo fatto da soli, anche se le misure non tornavano al millimetro, abbiamo realizzato un prototipo per meglio capire il disegno, per vedere la curvatura del timone e per capire come funziona il meccanismo di bloccaggio del timone allo Skeeg (la parte fissa).  Siamo rimasti soddisfatti della giornata e abbiamo constatato che anche questa fase del lavoro sarà alla nostra portata e che richiederà meno tempo del previsto. Ghiottone Fabio, invece  ha lavorato a metà regime per colpa della domanda che si è posto durante tutta la giornata: i miei adorati figli e mia moglie Silvia mi avranno lasciato un po' di sugo? Alla fine ha detto di essersi divertito, speriamo sia vero. Gli abbiamo anche strappato la promessa di aiutarci nella fase di allestimento degli interni della barca. Per ora un immenso grazie a Fabio, anche per averci fatto capire che non eravamo stati poi così imbranati. 

mercoledì 27 ottobre 2010

Serrette istallate



Anche questa fase sta finendo, abbiamo piegato e istallato tutte le serrette, le tacche nelle ordinate sono state allargate leggermente con la fresa e con il flessibile è stato smussato l'angolo di ingresso per agevolare l'istallazione. Il vantaggio di avere la calandatrice a "bordo campo" è stato fondamentale, ogni serretta/stringer è stata piegata perfettamente per la sua posizione in modo da evitare sforzi e tensioni che sarebbero stati li per sempre. Sabato abbiamo avuto la gradita visita di Bruno che ci ha aiutato nella traduzione del manuale che ci servirà da ora in avanti per la saldatura dello scafo. E'stato tutto il giorno a studiare i disegni e a tradurre. 4 occhi sono meglio di 2 e 6 di 4. Rispiegando e riesaminando i disegni ci siamo accorti di aver lascito per strada le "flange" che devono essere applicate alle ordinate 5,6,7 e 8. Si è accorto anche di un errorino  che non starò a spiegare. Nei prossimi giorni provvederemo alla loro istallazione e vi farò vedere con alcune foto cosa sono. Motivo di discussione infinita è stata la scelta della prua: affilata, piatta o stondata? Il Vickers 45 nasce con la prua piatta che a noi non piace molto, affilata sarebbe stato troppo facile e di dubbio gusto, la più bella e difficile, stondata. La gradita visita di Silvia e Fabio,2 architetti amici da una vita, ha spostato l'ago della bilancia a favore della più bella e difficile (mica la devono realizzare loro).
 Faremo delle prove e poi vedremo, per adesso, abbiamo istallato le serrette di prua in modo da poter facilmente adattare l'una o l'altra. Bruno il Folle ha ordinato 2 libri in inglese suggeriti da Dix per aiutare la costruzione di barche in alluminio, appena li avrà letti lui, proveremo a farlo anche noi. La sua futura assistenza sarà indispensabile per evitare errori gravi. Il cane Ruy nel frattempo si è fatto coccolare e viziare da Stella e la sua amichetta di scuola. Abbiamo ordinato l'alluminio per il rivestimento dello scafo e le serrette della tuga (la parte sopra della barca) dalle quali ricaveremo anche le flange sopra citate. La consegna è prevista per il 2 novembre. Nei prossimi giorni finiremo di appuntare con la saldatrice le serrette alle ordinate. Interessante è stato capire l'ordine delle saldature.
 In pratica tutto lo scafo sarà prima "appuntato" in modo che la struttura sia per così dire .... morbida e poi piano piano saldato definitivamente, seguendo un ordine preciso per evitare che la struttura rigida del telaio vada in contrasto con la struttura rigida del rivestimento. Incredibile è stato sapere che la saldatura definitiva delle serrette alle ordinate sarà fatta per ultima (noi l'avremmo fatta per prima).  Avevamo previsto che entro la fine del mese il telaio sarebbe stato pronto e così sarà.

mercoledì 20 ottobre 2010

Ruota di Prua, Specchio di Poppa e Center Line.



E' stato abbastanza difficile (specialmente per lo specchio di poppa) ma ce l'abbiamo fatta. La ruota di prua è venuta proprio bene, solida, e con una bella curvatura. L'abbiamo realizzata partendo da una lastra anzichè piegare una barra (troppo grossa). Lo specchio di poppa non ci ha fatto dormire 3gg, essendo inclinata cambia il raggio di curvatura e matematicamente non siamo stati capaci di ricavarla, quindi, abbiamo applicato il metodo PSER Prova, Sbaglia E Rifalla. Al terzo o quarto tentativo abbiamo trovato una curvatura che ci piacesse (simulazione fatta con cartoni).
Archiviati questi 3 casi abbiamo affrontato la piegatura delle serrette ma .... ecco il nuovo intoppo , la prua come viene saldata? come vengono accoppiate le 2 lamiere di prua alla center line? Il problema è la saldatura, la prua è troppo stretta e con la saldatrice non ci arriviamo dall'interno. Per ora siamo fermi, abbiamo provato a fare una richiesta a Dix. Speriamo bene.

giovedì 14 ottobre 2010

... che legnate

Ho provato a fermarlo ma non ce l'ho fatta, Ale il falegname ha avuto un ritorno di fiamma, un cedimento, un ritorno alle origini. Il legno.
Dopo averlo assecondato ci siamo messi a costruire delle dime per meglio mettere a misura le ordinate e per costruire la Center Line. Abbiamo discusso sulla realizzazione dello specchio di poppa e la ruota di prua. Siamo arrivati ad una soluzione che piacesse a tutti e due e le abbiamo realizzate, in alluminio, naturalmente.  Abbiamo piegato con la calandra alcune serrette, per vedere come venivano, e le abbiamo installate temporaneamente, ma per andare avanti dobbiamo istallare la prua e la poppa. siamo a buon punto. Sabato è previsto: fine della center line, istallazione prua e poppa, e piegatura serrette.

Ieri ho mandato una mail a Dix per chiedere alcuni consigli sul rivestimento che il primo novembre vorremmo iniziare (ci piacerebbe finire lo scheletro entro fine ottobre). Come sempre mi ha risposto il giorno dopo e mi ha annunciato che il 6 novembre è in Italia. Ci ho provato, l'ho invitato a Firenze. Vi farò sapere, sarebbe fantastico conoscere il progettista.

sabato 9 ottobre 2010

Le ordinate ... sono arrivate

Il sabato di lavoro è finito. Un gran giorno, la temperatura ideale ci ha permesso di lavorare concentrati. tutte le ordinate sono state istallate, misurate e poi misurate e poi misurate e poi misurate. E' una fase delicata dove ogni minuto dedicato alla precisione saranno poi ricompensati. Finalmente la visione. E' enorme e bellissima. Bellissima. Ha un corpo meraviglioso e luminoso, abbaglia.  Tutte le curve sono visibili e sfiorarle da una bella sensazione. Già ci manca, tra poco inizieremo a vestirla. Già ci manca.
Nel pomeriggio abbiamo fatto prove di "calandratura", abbiamo preso le 2 stringer di prua e le abbiamo piegate e adattate. Perfette. Poi, abbiamo ragionato sui passi successivi e alla fine abbiamo deciso di istallare la center line. i 10cm sono impossibili da piegare. Taglieremo e salderemo. Lunedì però.

giovedì 7 ottobre 2010

Ma chi sono questi pazzi?

Alessio: falegname professionista, figlio di falegname, precisissimo, lavora anche nei cantieri navali, il Korean è il suo mondo, nato a Firenze  un giorno di fine maggio. Anno 1969


Marco: Programmatore, figlio di saldatore, ha passato la sua infanzia ad aiutare "i su babbo" in un officina meccanica. nato un lunedì di marzo a Firenze. Anno 1966. Alluvionato.



Ruy: cane trovatello fedelissimo. Baciatore instancabile. Non teme ne le saldatrici ad arco voltaico ne i velocissimi flessibili, appena ti inginocchi e ti abbassi alla sua portata .... smack.

Si comincia a fare sul serio

Tutte le ordinate sono state saldate e sono pronte per essere posizionate sulla base.
Il fido Ruy vigila attentamente l'avanzamento dei lavori e allontana i maleintenzionati. 



giovedì 30 settembre 2010

Gli amici a questo servono

 
Nel frattempo, durante la costruzione del cantiere, abbiamo ordinato l'alluminio per costruire le ordinate e le serrette. L'aiuto dei nostri amici di infanzia Leonardo e Stefano, proprietari di un industria meccanica specializzata nel taglio e nella lavorazione di metalli, è stato indispensabile. Hanno affrontato meravigliosamente le lastre di 12 mm di alluminio 5083.  

martedì 28 settembre 2010

Prima di costruire la barca costruiscono il cantiere

In 30 giorni il cantiere è finito e anche la base. Abbiamo lavorato tutti i giorni dalle 18:00 alle 20:00 e tutti i sabati.

giovedì 23 settembre 2010

All'inizio era una landa desolata

Primo giorno di scuola. Siamo emozionati come bambini.
Prendiamo le chiavi e ci rechiamo al campo.
Che desolazione. Ma le nostre menti hanno immaginazioni e dove tutti vedono sassi e sterpaglie noi vediamo una bellissima barca in alluminio.
Iniziamo a pulire e sistemare.
Compriamo una baracca e la montiamo e iniziamo a progettare il cantiere.
Alla fine dopo aver messo sul piatto centinaia di idee arriviamo alla soluzione finale. Fare una copertura fissa abusiva è impossibile, non possiamo rischiare che il comune ci faccia chiudere, e pensiamo ad un tendone da aprire e chiudere.
200 mq sono un esagerazione da gestire.
Fallimenti e successi, tempeste e uragani mettono a dura prova le nostre idee e realizzazioni.
Ma non ci ferma nessuno.
Iniziamo la costruzione finale e contemporaneamente la costruzione della base sulla quale verrà costruto lo scafo rovesciato.
Acquistiamo una saldatrice Elettropulsata ad inverter usata. Meravigliosa. Dopo alcune prove, quello che a detta di tutti sarebbe stato lo scoglio più difficile da superare diventa una passeggiata e diventiamo saldatori professionisti in 30gg.

mercoledì 22 settembre 2010

Marco e Alessio si costruiscono la barca

Bonifico e acquisto del progetto.Dopo pochi giorni mi anticipano alcuni disegni in modo da ottimizzare i tempi. Cerco un software CAD gratuito su internet e trovo Double Cad XT 2, lo scarico e lo imparo in poche ore. Inizio il disegno delle ordinate; cerchi, distanze, parallele, angoli, un gran casino. Eppure 30 anni fa queste cose mi riuscivano, alle medie ero bravo a educazione tecnica. Dopo la preziosissima consulenza di Enrico detto Brown, disegnatore meccanico professionista e i miei errori di concetto madornali, riesco a capire come funziona il disegno meccanico. Le ordinate sono pronte.
Ci prendo gusto e inizio a disegnare la barca, timone, bulbo. I disegni prima oscuri iniziano a delinearsi.
Il problema numero 1 - La fattibilità, è risolto. Come la PFM insegna "Si può fare".
Adesso ci domandiamo, ma dove si costruisce una barca di 45 piedi (13 metri e 80 centimetri)?
Cerchiamo un capannone ma gli affitti sono strato sferici, per uno spazio di circa 200mq ci vogliono circa 1500 euro mensili. Impossibile. Una casa in campagna? ma una barca di 14m poi come la porto al mare? Quindi deve essere vicina ad un'autostrada, senza ponti e barriere architettoniche. Non vogliamo costruire una barca in una bottiglia.
Alla fine troviamo un campo vicino a Firenze, a 2 passi da casa nostra, il terreno è allarmato, con acqua, corrente trifase.
Lo prendiamo e facciamo il contratto con partenza primo settembre 2010.


giovedì 1 luglio 2010

L'inizio

Parlando di vacanze con Maddalena, il discorso scivola sul mare e sulle barche, lei mi chiede se un giorno la porto in mare a fare un giro, io rispondo che non è facile, che bisogna essere almeno in 8 per dividere le spese e che mi devo organizzare per tempo per affittarla e che... - Affittarla? ma tu non hai la barca? - No Maddalena non ce l'ho - Pensavo che tu avessi una barca?  - Magari. 
La saluto, salgo sul mio motorino e mi avvio verso casa, sono le 12:50. Mi sento inqueto, non sono sereno, qualcosa è cambiato e decido di pranzare a casa. Accendo il pc e inizio a spippolare. Accendo la tv in sottofondo e continuo a navigare, ad un tratto percepisco la parola barca. Un segno. Mi giro verso la tv e un film o uno sceneggiato non so cosa, sfuma con una barca che salpa. Una barca auto costruita. Cerco in rete - progetti barche a vela, vendita progetti ecc. Arrivo a un sito italiano di pazzi auto costruttori, Nautikit.it è la fine di una vita normale e l'inizio di una follia. Sfoglio i progetti in vendita, e vado direttamente alla più grande uno splendido Vickers 45 AC disegnato da Dudley Dix. Apro la pagina ed è amore a prima vista. Chiamo immediatamente l'unico pazzo che possa dividere con me la mia follia e che vive vicino, l'altro candidato vive a Roma e non va bene. 5 parole - "Alessio voglio costruire una barca" - "ok, ci sto ma la voglio grande"- Ecco come inizia un sogno. Riunione e corsa a Torino a trovare il disponibilissimo proprietario nautikit.it. Visioniamo alcuni esempi progetto, tutti su carta. Sono incomprensibili ma mentiamo a noi stessi e ci convinciamo che tutto è fattibile e pure facile. La serpe ha preso possesso dei nostri deboli cervelli. ormai non si torna indietro.