Esiste una sensazione migliore di spengere il motore nel silezio in mezzo al mare e vedere che la barca si muove e piano piano comincia a prendere velocità?
Per le vele ci siamo rivolti a Diamond di Cecina, siamo stati anni a pensare con cosa partire, yankee e trinchetta o genoa?Poi alla fine ci siamo fatti consigliare da diverse persone; nei mesi estivi spesso c'è poco vento o troppo e lo yankee è poco adatto per risalire il vento, per un anno rimarremo a Cala dei Medici e per tornare dall'isola d'elba sarebbe faticoso.
Quindi abbiamo optato per: randa, trinchetta e genoa, lo yankee lo compreremo più avanti.
La prima volta siamo usciti con pocchissimo vento, eravamo entrambi scettici perché la barca è pesa (14.5 circa), si muoverà?
Abbiamo iniziato a tirar su la randa e poi spento il motore, magia, nel silenzio la barca ha iniziato a muoversi, il vento soffiava tra i 6 e gli 8 nodi, poi abbiamo aperto il genoa e ... via.
Un ora circa di prove. 4.5nodi di velocità con 7 di vento.
La settimana dopo con Pietro di Diamond abbiamo fatto una giornata intera di vela, siamo usciti con un bel maestrale sui 16-18 nodi e un po' d'onda, tralascio il resto e vado al sodo, la barca va e alla grande, abbiamo toccato gli 8.5 nodi con 16 di vento, la barca e talmente stabile che sembra un treno sui binari.
Grande progetto Dix, complimenti e grazie.
Abbiamo provato tutte le andature e tutte le vele, la barca sbanda poco e quindi, mentre altre barche avevano messo una o 2 mani di terzaroli, noi eravamo a piene vele, giornata meravigliosa purtroppo sciupata nella sua parte finale, dal cantiere di cecina (dove abbiamo fatto il varo) al quale avevamo affidato 2 cose, il filtro acqua del motore e la tenuta PSS della linea d'asse.
Sapete che abbiamo fatto tutto da soli, le uniche 2 cose che abbiamo affidato a dei "professionisti" sono state queste.
Al ritorno, Pietro è sceso giu a fare un controllo generale e ..."Marco la barca è bagnata", mi sono precipitato giù metre Alessio era al timone, apro un sportellino e vedo il mare.
Dito in bocca, salata. Panico.
Spaiolo la tenuta e vedo il mare che era fuori entrare dentro.
L'anello della tenuta si era allentato e entravano circa 40 lt al minuto, abbiamo acceso le sentine e il motore, ammaninato le vele e ci siamo precipitati in porto.
2 ore che ci sono sembrate eterne.
Potevamo anche fermare la barca e rimettere apposto l'anello ma il motore ha fatto cilecca le prime 2 o 3 volte e non abbiamo voluto rischiare.
Rientrati in porto e con la linea d'asse finalmente ferma, abbiamo constatato che uno dei 2 grani non era stato strinto bene.
Una bella esperienza grazie agli arroganti fenomeni dei tecnici del cantiere di Cecina (avreste dovuto vedere nei giorni del varo come criticavano il lavoro che avevamo fatto noi). Abbiamo passato 2 giorni a pulire e ad asciugare la barca.
Uno speciale ringraziamento va a
Pietro.
Comunque eccoci qui, è arrivato il giorno dei saluti, questo è l'ultimo post, Alemar è diventata una bella (secondo noi) barca a vela, stiamo finendo le ultime rifiniture e costruendo il bimini e il paraspruzzi.
Ci stiamo preparando alle nostre prime vacanze in barca a vela, partiremo piano e poi, una volta preso fiducia e se tutte le cose saranno apposto, raggiungeremo l'isola d'elba e le isole attorno e forse anche la corsica.
La speranza è che questo blog possa essere servito a qualcuno e che possa in futuro essere fonte di ispirazione per qualche pazzo come noi, lo so che ci siete da qualche parte, fatevi avanti. Crediamo di aver spostato l'asticella del "fai da te" più in alto e se un programmatore di computer e un falegname hanno fatto questo, tutti possono fare qualsiasi cosa.
Ciao a tutti e buon vento.