E anche questa è fatta.
Manca poco. In questo periodo abbiamo lavorato sodo, non ci siamo risparmiati, abbiamo un sacco di lavori a mezzo però, il primo di questi a essere finito è stato appunto il teak. Come tutti i lavori piuttosto lunghi alla fine diventano noiosi, non difficili ma noiosi e non vedi l'ora di levarteli dai piedi per passare a qualcos'altro. Alla fine non è stato difficile nemmeno questo, noi l'abbiamo fatto in 2 persone e i giorni effettivi sono stati più o meno una ventina. Abbiamo comprato il teak massello e tagliato le strisce di 12 mm, una seconda scelta per l'esattezza, di lunghezza 3 mt circa. Siamo partiti dalla spiga di prua e poi con i passavanti, il pozzetto per ultimo. Senza nessuna esperienza e senza parlare con nessuno, la tecnica è migliorata piano piano. Piuttosto difficili sono stati i passavanti per la curvatura e più di 12 doghe al giorno non siamo mai riusciti a posare, forse ad avere più pesi avremmo potuto fare di più, ma va bene così, il risultato crediamo sia eccellente.
Abbiamo usato il sika nero per l'incollaggio e un altra marca per il cafalataggio bianco.
Naturalmente se avessimo fatto le fughe nere avremmo guadagnato almeno 2 giorni perchè usando il bianco, abbiamo dovuto pulire completamente tutte le fughe che, per forza di cose, si sporcano molto.
Le parte dritte sono relativamente facili. E' un lavoro sporco e faticoso.
Il cafalataggio è stato fatto2 volte, la prima volta non abbiamo usato la spatola ma abbiamo usato solo la pistola, il risultato è stato un baco alto sopra le fughe impossibile da scartare e che ha lasciato comunque un sacco di buche (l'unico consiglio che abbiamo seguito si è rivelato disastroso), alla fine con una lametta abbiamo tolto tutto l'eccesso e ripassato tutto con una spatola.
Alla fine il legno era completamente bianco, ricoperto da un velo sottilissimo di materiale che abbiamo rimosso abbastanza facilmente con gli strumenti giusti e la carta di 40.
Abbiamo scelto il bianco per 2 motivi, il primo perché è bellissimo, di un eleganza superiore, poi perché siamo convinti che scaldi molto meno, il problema del teak è proprio quello, ma quanta differenza c'è tra un oggetto nero e bianco sotto il sole?
Le foto non rendono merito, la barca è bellissima. Ci manca da fare qualche rifinitura e poi ci siamo.
Abbiamo infine istallato: rotaie, salpa ancora, e tappi di imbarco carburante e acqua.
Andiamo al dunque e facciamoci la "Suprema Domandona", ma adesso quanto manca? ma il varo?
Nel frattempo abbiamo passato tutti i cavi elettrici e finito il circuito primario e 220 , realizzato il retro quadro, fatto il circuito dati, da Radice è arrivata l'elica, l'albero è in produzione, le pratiche di certificazione avviate e così anche l'immatricolazione, il 90% della falegnameria è finito, verniciato e pronto da montare e infine contattato il trasportatore.
Abbiamo deciso inoltre di sacrificare ancora una volta le nostre famiglie, (vi chiediamo perdono ma questa è l'ultima, lo giuriamo) e preso l'impegno di passare tutto il mese di agosto a lavorare.
Siamo stanchi e sfiniti dopo 6 anni di lavoro e siamo completamente in preda al panico, chi scrive su questo blog ha incubi quasi tutte le notti, ormai nel sogno riconosco il sogno e sempre nel sogno mi dico "noooo un altro varo con affondamento" e poi me lo faccio.
La data è stata decisa.
ù
OOOhhhh finalmente notizie, cominciavo a preoccuparmi, bravi ragazzi!
RispondiEliminaCome sempre, ogni volta che vedo un vostro aggiornamento rimango meravigliato! Bravissimi!
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