Un diluvio tira l'altro e noi stiamo a guardare, con tutta questa pioggia purtroppo abbiamo rallentato, il tendone tiene quando è chiuso, ma quando è aperto si creano degli avvallamenti inevitabili che, se diluvia, si riempiono velocemente e siamo costretti di continuo svuotarli.
In settimana, con fatica, abbiamo rimosso le saldature venute male, per colpa della saldatrice, dalle flange e le abbiamo rifatte. Ieri, abbiamo iniziato finalmente lo scafo, tagliare le lastre è semplice e veloce e usiamo dei cartoni per fare le dime.
La parte sopra dello scafo rovesciato è già finito e il lato inferiore è a buon punto. Dopo varie simulazioni abbiamo deciso di fare per prima le parti dritte e poi le parti curve. In settimana inizieremo ad appuntare le lamiere già tagliate in attesa che ci venga consegnata la prua.
Ci siamo accorti che se le lamiere sono perfettamente in contatto tra loro la saldatura riesce più veloce e sicura, leggendo qua e la su alcuni forum ci siamo accorti che vengono usate tecniche diverse, alcuni lasciano circa un millimetro tra le lastre forse per non essere costretti a fare il "cianfrino" (smussatura degli angoli vivi delle lamiere), noi usiamo il cianfrino a doppio V o X(in inglese) che permette alla saldatura di penetrare a fondo. Provando con il millimetro o due di intercapedine tra le lamiere, è molto facile fondere i bordi. Naturalmente fare in modo che lamiere di 3 metri coincidano perfettamente non sarà facile, perderemo del tempo che siamo però sicuri di recuperare quando salderemo.
Salve sono Mario, sto completando il mio Dix 38. Se posso darvi un suggerimento e quello di affidarvi sin da ora che state appuntando le lamiere, ad un buon carrozziere, in modo che verifichi gli allineamenti con la staggiatura, credetemi un intervento di 5 minuti ora vi farà risparmiare 5 ore dopo in fase di carrozzeria. Io l'ho vissuto sulla mia pelle purtroppo nessuno me lo ha detto ho dovuto intervenire su diversi punti ed ho rimpianto di non averci pensato prima. Per quanto la posa delle lamiere si perfetta, e l'allineamento delle ordinate pure, si verificherà un tiraggio non previsto, che il carrozziere vi farà notare irrimediabilmente dicendovi che bisognerebbe intervenire sulle lamiere, altrimenti servono 1 cm di stucco!! Be che dire, complimenti per il lavoro svolto fin qui, siete velocissimi. Ciao e buon lavoro.
RispondiEliminaGrazie Mario, avremo bisogno della tua esperienza per andare avanti, quindi, per quanto ti sarà possibile, non smettere di seguirci. Ho seguito il lavoro fino ad oggi da te fatto sul dix38 e se non fosse stato per te non avremmo mai iniziato. Ti chiedo di spiegarmi meglio cosa sia la “staggiatura”.
RispondiEliminaAggiungo un post apposito,per spiegare il metodo consigliato da Dix per la saldatura, leggilo se puoi e fammi sapere cosa ne pensi.
Ciao e Grazie ancora.
Il mio carroziere ha risposto: - "Staggiache" ???
RispondiEliminaCiao Marco, la staggiatura è una tipica tecnica usata da sempre in campo nautico, la staggia è sostanzialmente una tavola piallata e rettificata, non necessariamente deve essere in legno, i vecchi dei cantieri navali usano rigorosamente tavole di legno che vanno dai 2 metri fino a 4 metri La tecnica serve a verificare la curvatura dello scafo per evidenziare avvallamenti o dossi che non si accompagnano alla naturale curvatura dello scafo. Prima di iniziare a stuccare le fiancate (non esiste barca in metallo che non abbia bisogno di stucco se le si vuole verniciare) il Carrozziere deve esaminare lo scafo e segnare eventuali avvallamenti o dossi che hanno bisogno di più stucco o altri interventi. Credo che il tuo carrozziere conosca la tecnica ma la chiamerà in altro modo.
RispondiEliminaPer la saldatura non mi permetterei di contraddire Dix, sostanzialmente ho adottato la stessa tecnica, io ho pero operato con due saldatrici contemporaneamente per evitare al massimo tiraggi non omogenei, in ogni caso ho verificato un tiraggio longitudinale tra poppa e prua di quasi 20mm su 11,8 mt che a detta di esperti non è male, in ambiti dove occorre la precisione assoluta questo tiraggio viene calcolato a priori e si crea la struttura "curvata" in modo che con il tiraggio ritorni dritta, ma nella nautica questa precisione è superflua (che rimanga però entro certi limiti), è più importante tener conto dell'allineamento chiglia-deriva-timone che fa andare la barca dritta.
Un'altra differenza è che io ho iniziato da dentro a saldare, non ho avuto l'effetto che dice Dix. Il motivo principale è che una volta saldato dall'interno, le saldature vanno cianfrinate dall'esterno, quando saldi due lamiere testa a testa inevitabilmente si forma della scoria tra le due lamiere in quanto la saldatura non arriva fino all'esterno, questa impurtà deve essere eliminata in quando saldando poi dall'esterno la fusione trova queste impurità creando delle intrusioni e rovinando la saldatura stessa. Noi abbiamo utilizzato un disco con denti in vidia per scavare dall'esterno della saldatura e rimuovere le impurità per poi saldare. Guarda questo posto sul forum di Nautikit http://www.nautikit.com/newforum/forum_posts.asp?TID=451. Naturalmente se inizi dall'esterno per poi cianfrinare dall'interno risulta pressoché impossibile dato i vari incroci con le ordinate ed i longheroni. Spero di essere abastanza chiaro, le foto sul forum sono comunque più esaurienti. Ciao a presto
Ciao Mario, in effetti quello che dici riguardo alle scorie e alla sua difficoltà di rimozione dall'interno mi torna, ora sottoporrò il problema al mio socio.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la staggiatura, avevo intuito che si trattasse di questo ma ancora non mi risulta gran chè chiaro, dovrei vederlo il problema per capirlo, forse una volta che inizieremo ad appuntare le parti curvate il problema sarà più comprensibile. Noi a differenza di te lo scafo lo volevamo verniciare fin dagli inizi e la stuccatura era una fase già contemplata, naturalmente meno stucco c'è e meglio è, credo. Vorrei approfondire con te il problema, se non ti dispiace, quando avrò toccato con mano la situazione.
Quello che mi ha spaventato del tuo commento è il tiraggio longitudinale, non avrei mai immaginato l'esistenza di tale problema. Se ho capito bene, saldando lo scafo, la center line si piega, a dritta o a sinistra, creando un disallineamento di alcuni centimetri tra prua e poppa? Non sarà solo la prua che si è piegata leggermente? Mi risulta di difficile comprensione anche capire come hai fatto ad accorgertene e a misusarlo. Una volta che il telaio prende forma i riferimenti si perdono leggermente soprattuto quando si inizia a pannellare.
Mi dispiace tanto Mario non capire al 100% i problemi da te segnalati, però è meglio avere dubbi che non averli e prendo ancora una volta l'occasione per ringraziarti.
Sottoporrò il tuo commento al mio socio per vedere se 2 teste sono meglio di una.
Marco
Ciao Ragazzi, Ciao Mario, hai ragione quando dici che saldando tira tutto!
RispondiEliminaScusate il giro di parole. Io ho smussato le lamiere a quarantacinque gradi solo sul lato esterno, il Dix38 le prevede di 6 millimetri, poi ho saldato fuori e dopo dentro.
La saldatura mi è risultata "relativamente" semplice, sono invece diventato di gomma a fare le parti curve dello scafo, ci vuole tanta pazienza e un pò di malizia, che viene con l'esperienza; all'inizio usavo cunei e pezzi di lamiere saldate, alla fine con una fascia a cricchetto e uno scalpello ho accelerato notevolmente i tempi.
La lamiera della prua "tonda" sembra venuta bene, aspetto si vederla montata!
Buon lavoro, MAX
Ciao Max e grazie di seguirci ogni consiglio e per noi preziosissimo. Se hai delle foto o filmati di come hai impiegato "la fascia a cricchetto e lo scalpello" sarebbe per noi bello visionarle (alemar45@praticx.it).
RispondiEliminaStiamo completando l'appuntatura delle parti dritte e per iniziare il taglio delle parti che poi diventeranno tonde.
La prua una volta posizionata è risultata ancora troppo distante dalle serrette e ieri l'abbiamo riportata per ulteriori piegature ( a mano era impossibile), stasera la riposzioneremo e se va bene la fissiamo definitivamente (abbiamo fatto e portato all'officina meccanica la dima della prua e adesso combacia perfettamente, quindi non ci dovrebbero essere brutte sorprese).
Il tuo lavoro come procede? E' tanto che non vedo aggiornamenti sul forum di Nautikit.
Marco
Ciao Marco, purtroppo sono spesso all'estero per lavoro, (come ora che mi trovo in Algeria)mi rammarico continuamente di dedicare sempre troppo poco tempo al mio Dix.
RispondiEliminaI vostri progressi sono strepitosi, complimenti, sono molto curioso di vedere come verranno le parti curve, il mio metodo è stato diverso.....ho prima calandrato le lamiere, poi tagliate su misura (senza nessuna dima), non avevo pensato al vostro sistema, potrebbe essere buono, usate una dima in materiale flessibile (che habbia però lo stesso spessore delle lamiere) poi, la usate per tagliare l'alluminio,
fatte attenzione però a lasciare sulla lamiera, prima di calandrarla un riferimento, riguardante l'asse di curvatura, rischiate altrimenti di trovarvele svirgolate al momento di posarle.
Come al solito non mi spiego troppo bene, spero abbiate capito.
Buon lavoro.
Max