lunedì 30 gennaio 2012

Gearbox, astuccio, gavone di prua, piombo, serbatoi, Ondanera e tanti tanti errori

Non so da dove iniziare, o meglio, non so da quale errore cominciare questo post, che sarà lungo e dettagliato. Premetto che sono errori già risolti. Per la maggior parte dei naviganti saranno banalità infuse alla nascita ma per noi, sono stati problemi che ci hanno tolto il sonno. Abbiamo passato ore a guardarci in silenzio, ognuno a frustare il proprio criceto di nome Brain, per far girare la ruota più veloce in attesa di una soluzione. Di fondamentale importanza, per 2 ignorantoni come noi, è la conoscenza di persone che ne sanno di più, la cosa difficile è poi rimanerci amici,  per colpa delle troppe domande stupide, ma questa è un altra storia.
L'errore, come sempre, nasce dalla pigrizia, i disegni di Dix hanno tutte le informazioni, anche se a volte sono difficili da trovare.
Quando lo scafo era capovolto, abbiamo deciso di fare i tagli dei serbatoi nella chiglia, naturalmente era molto più agevole la posizione e ..... presi dall'entusiasmo, ne abbiamo fatto qualcuno di troppo, "meglio ispezionare bene il serbatoio". La conclusione è stata che li abbiamo dovuti ritappare quasi tutti, prima uno per un motivo, poi un altro per un altro motivo, alla fine Dix l'ha avuta vinta.
Con fatica ci siamo dovuti rimettere a studiare tutti i disegni e abbiamo fatto tutti i rinforzi della zona sopra la chiglia e i telai, con i propri tappi, dei serbatoi. Arrivati a preparare il letto del motore, abbiamo deciso di portare il nostro Yanmar da 62 cavalli, usato, in cantiere per prendere le misure. E li è nato il dramma, il motore non era allineabile alla linea d'asse, in pratica, avevamo con un laser tracciato per punti il passaggio dell'astuccio (il tubo da dove passa la linea d'asse), e di conseguenza sbranato lo scafo per far passare il tubo, ma l'asse del motore risultava più alto di almeno 9 cm. Presi dal panico abbiamo rimisurato tutto lo scafo e tutte le misure sono risultate precise al millimetro, scavare nello scafo non  potevamo e allora abbiamo mandato una montagna di accidenti al progettista che ci aveva consigliato il motore.
 Appena ci siamo sfogati contro l'innocente e disponibilissimo Dix, abbiamo guardato meglio il motore e abbiamo osservato una protuberanza sospetta, dopo una breve indagine abbiamo scoperto che quel coso aveva pure un nome Gearbox (cambio)  e pure una marca e un codice. Kanzaki  KM4A 2.14 ratio, aaaahhhh ecco qual'era il gearbox. Abbiamo cercato su internet e abbiamo visto che ce ne sono di diversi tipi e marche, uno in particolare era un kW20A che aveva l'asse più in basso di 9 cm, eccoli. Abbiamo scritto a Dix,  spiegando il problema ma omettendo il kw20a,  dopo qualche ora ci ha scritto che il gearbox per la nostra barca era proprio quello. Ebbene, il modello è fuori produzione e introvabile. Abbiamo pensato ad un acquadrive e a tantissime altre soluzioni, alla fine Roberto di Roma ci ha parlato del suo che è uno ZF, con questa sigla e grazie a google abbiamo trovato un gearbox ZF30M compatibile con il nostro motore. Abbiamo ripreso tutte le misure e miracolo, il motore ci sta. Sospiro di sollievo (gearbox ordinato). Siamo passati poi all'istallazione dell'astuccio, (il famoso tubo), sabato, abbiamo impiegato un giorno per allinearlo perfettamente, la precisione deve essere millimetrica, a fine giornata ci siamo riusciti e lo abbiamo appuntato. Domenica felici e baldanzosi siamo andati in gita a Roma a trovare Roberto e il suo Dix43 in costruzione, ha iniziato dopo ma è già più avanti di noi. Una magnificenza, un lavoro eccellente, è stato emozionante entrarci dentro ma è stato altrettanto frustrante quando siamo andati a cercare i difetti che invece non c'erano. Abbiamo appreso una marea di informazioni e idee, Roberto è veramente preparatissimo, ha una grandissima esperienza e ha studiato tutto alla perfezione. Abbiamo passato tutto il giorno a parlare delle 2 "bambine", giornata splendida e mangiata di pesce ad Anzio. Tornando al Dix43, Alessio osservando il foro per l'astuccio, si accorge che non è centrato con la center line ma leggermente spostato a destra (se guardato da prua verso poppa) e anche il motore è leggermente "storto". Roberto, con naturalezza, ci ha detto "ma come non lo sapete? tutti sanno  che gli astucci sono leggermente decentrati, altrimenti come fate a togliere la linea d'asse?", siamo sbiancati, io volevo buttarmi in mare, (ancora non c'era e allora ho desistito) Alessio ha balbettato frasi sconnesse del tipo " la linea 'asse? e che cosa è?", appena la cappa si è levata dai nostri cervelli fumanti, ho acceso il portatile per rivedere i progetti e .... porca miseria. nel disegno di Dix si vede che in effetti, la linea d'asse è leggermente spostata. Abbiamo scritto a Dix e ci ha confermato che se non vogliamo togliere il timone tutte le volte che vogliamo sfilare la linea d'asse, dovremmo inclinare di un grado l'astuccio, tanto da "scappare" dallo skeg. Meno male che avevamo solo appuntato il tubo, tolleranza ne abbiamo e faremo anche questo. Siamo consapevoli che questa è la parte, per noi più complessa e oscura dello scafo e anche quella che da meno soddisfazione, lavori lavori e sei sempre li, "tutto questo casino per piantare un tubo?" ("direbbe i mi babbo"). Fatto questo, inizia il divertimento, la chiusura del cerchio.


Veniamo adesso alle cose positive, 2 righe perchè le cose che riescono bene e facilmente non ci piace raccontarle. Siamo nel frattempo arrivati alla quota di 4250 kg di piombo, ne mancano solo 1000kg esatti, ma i presupposti sono buoni, qualche contatto lo abbiamo. Sono già fusi dentro la chiglia per paura che ce lo rubino.
Mentre pensavamo al gearbox, per aumentare un po' di morale, abbiamo finito il gavone di prua e iniziato a camminare sulla barca.
I telai dei tappi del serbatoio sono stati realizzati con profili 30 x 30 pieni, forature e filettature cieche, i telai sono stati saldati a filo scafo per stare più bassi possibili (meno male, almeno questa l'abbiamo indovinata, altrimenti il motore col piffero che ci stava).