venerdì 3 dicembre 2010

Occhi rossi

Continua a diluviare ma noi non molliamo. I turni notturni (18:00-23:00) sono stati proficui, la manovalanza specializzata si accontenta di mangiare e bere e lavora sodo, abbiamo finito di appuntare le parti dritte del rivestimento dello scafo. Il menù si basa su vino rosso e grappa, rosticciana, bistecchine di maiale e salsicce, castagne bruciate, fagioli e ceci, nutella, castagnaccio e mille foglie. Offre Alemar45, abbiamo fatto un po' di conti e pensiamo di spendere più di carne che di alluminio.
Occhi rossi da vino, sonno, fumo di salsicce e saldatrice.
La prua dopo la rettifica casca a pennello, sembra essere stata sempre li, sembra che l'allumionio che la forma si sia fatto fondere volentieri perché già sapeva.
Tutte le serrette, senza nessuno sforzo, combaciano perfettamente allo scafo in tutti i punti per tutta la sua lunghezza. Un risultato insperato. Siamo molto contenti, ci sentiamo quasi bravi anche se, come dicono giustamente Mario e Max (dix38), i problemi veri devono ancora venire. Ma perché essere tristi prima, per ora ci godiamo il successo e a vele spiegate andiamo avanti.





Sabato inizieremo a fare le dime e il taglio delle lamiere che saranno poi in seguito curvate con raggio 1000 mm. Sarebbe bello vedere lo scafo chiuso e appuntato prima di Natale. Nella serata, verso le 22:00, è passato a trovarci anche il "babbo" della prua, Stefano, era visibilmente commosso ed emozionato, sembrava il papà che accompagna la figlia all'altare, ha controllato la nuova casa nella quale andrà ad abitare la sua bambina e ha dato dei consigli al "marito".

2 commenti:

  1. Ok, visto che nessuno mi cita lo faccio da solo: sono il LUNGO, quello che ho fatto lo sanno i ragazzi dell'imbarcazione!

    Ciao e buon lavoro!

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