lunedì 3 ottobre 2011

Buon Compleanno

E' passato un anno esatto da quando abbiamo toccato la prima lastra di alluminio e per festeggiarlo siamo andati a Genova al salone Nautico.
La sensazione che abbiamo avuto è che la crisi si fa sentire, poca gente a giro e stand semivuoti, auguro a tutti gli espositori che la settimana non finisca come è cominciata.
La mancanza di clienti però, ha alzato notevolmente la nostra "statura", siamo stati accolti da marchi come Selden, Harken, Antal, Solimar, Veneziani, ecc. come Re.
5 anni fa non ci avrebbero fatto nemmeno entrare.
La visita è stata illuminante, Danilo di Harken, è stato di una pazienza, professionalità e onestà disarmante. E' stato il primo appuntamento della mattinata e da li siamo partiti, dietro suoi consigli, a visitare concorrenti e colleghi.
Ci ha dato i nomi delle persone da contattare nei vari stand, non nomi qualunque, ma i nomi degli appassionati, di chi fa del proprio lavoro, ragione di vita e non di soldi.
Naturalmente starà a noi decidere in base al budget.
Giornata illuminante.
Abbiamo anche cambiato il piano velico. Il Vickers prevede 2 piani uno short e uno standard, eravamo intenzionati allo short rig (albero di 17mt con trinchetta) senza volanti, ma una sartia intermedia fissa a poppavia dell'albero ci ha fatto cambiare idea tornando al primo amore con l'albero di 19mt con trinchetta e 2 volanti da manovrare in pozzetto.
E' da un po' che non aggiorniamo il blog, non ci siamo fermati, ma siamo in una fase un po' noiosa, abbiamo fuso in lingotti 1500Kg di piombo (non siamo nemmeno ad un terzo), abbiamo saldato i telai da quali ricaveremo oblò e osteriggi a filo partendo dal pieno, abbiamo iniziato a sabbiare l'interno dello scafo prima di chiuderlo per rendere più umano un lavoro animalesco.






4 commenti:

  1. E' sempre bello vedere la vostra creatura prendere forma. Mi ha incuriosito leggere che volete armare le volanti: ho avuto e provato barche - più piccole del V45 - con questa soluzione, che in realtà ho apprezzato nelle regate, ma molto poco nelle crociere a breve raggio. Certo su una lunga distanza ti interessa poco, perchè una volta impostata la rotta e regolata quella sopravvento, si è tranquilli per un bel pò, ma quando si è costretti a manovrare più volte nell'arco della giornata, magari a breve distanza ed equipaggio ridotto, le volanti diventano scomode.
    Non conviene un paterazzo a due vie piuttosto?

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  2. Ciao Marco, questa paura ci accompagna da 1 anno ma il piano velico l'ha progettato Dix e io non sono in grado di fare modifiche. Il cutter, quando viene issata la trinchetta, ha bisogno obbligatoriamente di un qualcosa che contrasti la forza nel punto di convergenza dello strallo di trinchetta, o una sartia fissa intermedia aggiuntiva, che limita però il boma nelle andature portanti, o una volante.
    Se la trinchetta non viene aperta, le volanti non servono. Anche con la trinchetta dipende poi dalle condizioni meteo, se ci fosse mare e vento forte, dopo aver fatto la manovra, allora si mette a segno la volante per contrastare l'albero, ma ripeto non è una volante strutturale. Il paterazzo serve a contrastare lo strallo di prua e non lo strallo di trinchetta che è fissato non in testa ma ad una frazione di esso.
    Così ha scritto Dix e Selden e GG hanno confermato.
    Ciao e a presto. Marco, quando hai suggerimenti e dubbi, scrivi come hai fatto oggi.

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  3. Ciao,
    Venerdì sera ho avuto la fortuna di avere a cena un amico, Luigi Ottogalli, che naviga da ormai 8 anni insieme alla compagna Silvia. (http://iviaggideljonathan.blogspot.com/). La sua barca è un 12 metri progettato da Carlo Sciarrelli e armato a Cutter. Ne ho approfittato per chiedere informazioni ulteriori sulla questione delle volanti: mi ha confermato che, non essendo strutturale, in realtà la gestione è semplice e non crea particolari difficoltà. L'alternativa, mi ha detto, è quella di contrastare la trinchetta con le normali sartie, poisizionando la crocetta all'altezza dello strallo di trinchetta. Oggi riparte per il Guatemala dopo la "pausa uragani" estiva, ma se lo contattate, magari qualche dritta da navigatore con migliaia di miglia sotto la chiglia ve la può dare.
    La prossima volta che scendo in Toscana, magari passo a trovarvi!
    A presto,
    MN

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  4. Ti aspettiamo, portati pure qualche vestito vecchio e le scarpe da lavoro, 2 braccia fresche e sane fanno comodo.

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