Non ce la facevamo a vederle ondulate e allora abbiamo deciso di raddrizzarle. Nella giornata di ieri abbiamo finito di saldarle in maniera definitiva allo scafo, le abbiamo capite, amate e odiate, conosciamo tutti i loro segreti. Andiamo per ordine, la sensazione che avevamo avuto era giusta, nessuna torzione o anomalia dello scafo, le serrette si piegano perchè dilatano, essendo barre di 6 mt hanno un allungamento stimato di quasi un centimetro che si evidenzia in maggior modo a metà della loro lunghezza. Naturalmente con l'avanzamento della saldatura allo scafo il fenomeno si era ancor più accentuato ed era possibile vedere saltare in diretta le serrette appuntate, strutturalmente non cambiava assolutamente niente essendo esse confinate tra le ordinate e di lunghezza massima di 120cm, ma l'estetica ha il suo fascino e noi poi siamo pignoli pignoli pignoli e abbiamo deciso di raddrizzarle il più possibile, per far tornare la linearità perduta. In alcuni punti è stato necessario addirittura tagliarle, asportare il materiale in eccesso e poi risaldarle.
Mentre tutto questo succedeva al suo interno, fuori (mi dicono) c'era il sole e Fabio l'architetto, Flavio, Sassi, sotto la supervisione del capo cantiere Alessio scartavano lo scafo.
In anteprima mostro la foto del "pesciolino d'argento" che ci è stato consegnato proprio ieri.
Le foto non rendono giustizia all'opera d'arte che state creando! Bravi! Spero almeno che il vino fosse buono: la prossima volta mi premunirò di piombo!
RispondiEliminaA presto e buon lavoro