![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO1OXilSxZWDIYj60xJcaPnktJp41ow6zQzg2EXzzpzxTUllF4PNOGmcRUj6RfLIvwC0lugJfz_pF97cNQ2HrXRtAkhgIW0R1S_g0zx43wQhIx5UcWyzY98Skpki_po96XqVk49JurrmMb/s1600/20140201_163720.jpg)
Alla fine di ogni fase importante ne segue una di studi, ricerche, analisi, riunioni e discussioni, ci siamo impegnati tantissimo su più fronti.
Partiamo dall'inizio, appena lo scafo è diventato galleggiante, ci ha fatto visita l'ing. Zerbinati per il controllo di rito e anche il secondo esame è stato brillantemente superato, ci ha suggerito solo una modifica che abbiamo apportato, in pratica abbiamo dovuto dividere in 2 parti il portellone del gavone di prua , noi speravamo di posizionare il salpa ancora a pruavia ma, come da noi sospettato, non c'era sufficiente spazio per la catena e quindi, come da disegno DIX, lo sposteremo a poppavia. La giornata con Davide è proseguita con l'analisi di tutti i lavori da fare fino al varo, senza di lui saremmo persi.
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Fondamentale è stato il supporto di Danilo Fabbroni di Harken Italia, è diventato il nostro babbo, amico e consigliere, ci supporta e sopporta in tutto, è conosciuto da tutti nel settore e lui conosce quasi tutti.
Per finire lo scafo, noi intendiamo fare il contrario di tutto quello fatto fino ad oggi, ovvero, abbiamo passato gli ultimi 3 anni a saldare, stagnare, riempire, coprire, costruire e adesso, con un lurido trapano da 2 soldi, un paio di punte e 3 tazze, abbiamo perforato questa povera nostra creatura. Ma quanti buchi ha una barca? galleggerà ancora?
Per fare questo però, dovevamo aver ben chiaro la struttura degli interni.
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1) posizionamento di tutte le attrezzature di coperta Harken, buchi e saldatura dei rinforzi sottostanti
2) saldato i cilindretti di alluminio filettati per il fissaggio degli anodi sacrificali
3) realizzato gli ombrinali del gavone di prua
4) realizzato e saldato l'anello dell'eventuale bompresso, alla prua
5) acquistato tutti gli oggetti da incastrare sotto coperta e sopra (trasduttori Raymarine, prese a mare, ingresso carburante, ingresso acqua, scatole varie porta oggetti, doccetta, prese d'aria, pipetta albero, ecc.)
6) realizzato i supporti dell'attuatore del pilota automatico e rispettivo sensore
7) realizzato la "diga" (la base del para spruzzi)
8) realizzato e istallato i passa cavi e le rastrelliere delle cime
9) realizzato e istallato il tienti bene delle timonerie che funzioneranno anche da supporto per le plance
10) sistemato il tambucio
11) sistemato e posizionato tutte le cerniere dei passa uomo e degli oblò
12) alloggi per le finestre dell camere
Obiettivi futuri:
1)Realizzare il tendalino e il para spruzzi ( a breve)
2)Realizzare e saldare le strutture interne in alluminio di supporto al paiolato, mobili, letti, ecc. (entro metà marzo)
3) fine delle saldature
4) schiuma
5) Sabbiatura dell'intero scafo, primarizzaizone dell'opera morta e trattamento con epossidico dell'opera viva
6) stuccatura (aprile)
7) verniciatura finale (maggio)
8) chiusura stagna dello scafo (finestre, passa uomo e oblò con metacrilato)
A luglio sarà la barca più bella e splendente della piana di Firenze, il fatto che sia l'unica è solo un piccolo dettaglio.
Bellissimo! Complimenti!
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