mercoledì 12 gennaio 2011

Aguzza l'ingegno

Installare le parti tonde dello scafo sembra più un test di intelligenza e ingegno che un lavoro di carpenteria. Come avevo detto nei post precedenti non abbiamo usato nessun marchingegno o attrezzatura creata ad-hoc, il problema, per chi non l'ha ancora affrontato, consistere nell'accoppiare le parti curve tra di loro, tutto sarebbe facile e banale se stessimo costruendo una chiatta di forma rettangolare.
Saldare oggetti sullo scafo rallenta notevolmente il lavoro e si rischia di danneggiare le lamiere.
Ecco la lista degli oggetti che abbiamo usato per ottenere un risultato fino ad oggi eccellente: 3 morsetti tradizionali e 4 morsetti allungati, una ventosa, un martello, scarti di lavorazione di alluminio a forma di V, 2 ganci di ferro, 2 cinghie usate con ingranaggio da automobile, una barra a L di circa 2 metri per fare leva, alcuni pezzi di legno di varie dimensioni.
La cinghia con i 2 ganci alle estremità è collegata alle falchette e "abbraccia" lo scafo, tendendola molto può schiacciare le lamiere fino a farle combaciare con quelle più vicine già fissate e può servire per posizionare il profilato a L per fare leva con un pezzo di legno (il fulcro). La ventosa posizionata sulle lamiere dritte serve per far scorrere sotto il manico la lamiera a V, con questo metodo si schiaccia gli angoli che a volte risultano più alti. Il metodo è veloce ed efficace e siamo scesi sotto l'ora a lastra curva. Mancano ancora 7 pezzi per completare il primo lato. Il lavoro è comunque molto noioso, ripetitivo e faticoso, le lastre prima di essere appuntate dall'interno, vengono presentate almeno 4 volte.
E' comunque una gioia vedere il risultato, giudicate voi.


2 commenti:

  1. Ragazzi, state procedendo ad una velocità incredibile! Ha già la dignità di uno scafo! A fine mese torno in Toscana, sperando che non nevichi o che almeno abbiano imparato a gettare il sale prima che cominci a gelare e non tre giorni dopo, e conto di venirvi a trovare. Complimenti davvero! Buon lavoro!!!

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  2. Ciao Marco, sono contento di sentirti dire che sei sopravvisuto alla bufera di neve fiorentina e che hai fatto ritorno a casa sano e salvo.
    Ti aspettiamo.
    ciao

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